Gli Etruschi
Un viaggio nelle loro scoperte ed invenzioni
Una visitina tra i siti degli Etruschi
Gli Etruschi sono stati uno dei primi popoli a far conservare le loro opere fino ad oggi e si mantengono senza nessun restauro. Scopriamo queste opere insieme.
L'arco etrusco
L'Arco etrusco o di Augusto è una delle sette porte delle mura etrusche di Perugia. Fu costruito nella seconda metà del III secolo a.C. e fu fatto ristrutturare da Augusto nel 40 a.C. dopo la sua vittoria nella guerra di Perugia. Nel corso del tempo l'arco ha cambiato diversi appellativi, tra i quali Porta Tezia, Porta Borca, Arco Trionfale, Porta Vecchia e Porta Pulcra, ma degli antichi ingressi di Perugia è quello che ha conservato le sue caratteristiche meglio inalterate. È composto da due torrioni di forma trapezoidale e una facciata con arco. Sopra di esso si può vedere una loggia rinascimentale.
Pozzo etrusco
Il pozzo, costruito nel III-II sec. a.C., è profondo circa 36 metri ed ha un diametro di 5,6 metri. Era il serbatoio idrico della città, dove convogliavano le acque di ben tre vene acquifere. Un sistema di scale - capolavoro di architettura - permette di scendere fino al punto più profondo. La parte superiore, originariamente più bassa di quasi 5 metri e nel pozzo confluiscono tutt’oggi vene d’acqua. Detto anche pozzo Corbello dal nome della nobile famiglia perugina proprietaria del pozzo sovrastante il monumento è veramente una eccezionale opera idraulica.
Mura etrusche
La costruzione delle sue mura in blocchi di travertino a secco avviene tra il VI e il III sec. a.C. Del loro perimetro di circa 3 km, creato in simbiosi con i colli, lunghi tratti sono ancora oggi ben conservati e ben visibili, specie sui versanti ovest e nord. La cinta muraria si presentava in pianta a forma di trifoglio ed era munita da almeno 7 porte di accesso, di cui 6 sono tuttora esistenti e riconoscibili nelle loro impostazioni e strutture originarie etrusche, anche se modificate in parte dai Romani e nel medioevo.
Passeggiando ancora tra le invenzioni...
Ipogeo dei volumni
L'Ipogeo dei Volumni è una tomba ipogea etrusca di datazione incerta ma attribuibile al III secolo a.C.. L'ipogeo si trova a sud est di Perugia, in località Ponte San Giovanni.
Essa costituiva la tomba della famiglia di Arunte Volumnio della gens Volumnia, antica famiglia patrizia. La tomba appartiene alla più vasta area archeologica della necropoli del Palazzone (VI-V secolo a.C.), che presenta un gran numero di tombe sotterranee ed un museo che raccoglie urne ed altre vestigia reperite successivamente agli scavi.
La tomba è raggiungibile attraverso un corridoio a gradini che scende alcuni metri sotto la superficie; al termine di esso, si trova la porta d'ingresso ipogea. Oltre la porta si apre un ampio vestibolo, da cui si può accedere a quattro piccole camere laterali e a tre camere centrali, più grandi: una di queste conteneva le urne principali con i resti dei capifamiglia. L'urna di Arnth è la più maestosa, è in travertino ed è sormontata da un triclinio sul quale egli è raffigurato disteso. Sulla base due geni alati circondano i resti ormai illeggibili di un affresco. Le iscrizioni sono presenti sia in Etrusco che in Latino.