Con tutto il pensiero
Nessuno è solo - volume - 13 -
Questo è il tredicesimo appuntamento dedicato alla quarantena e come affrontarla al meglio.
I precedenti articoli
Qui potete trovare le indicazioni generali sulle emozioni di adulti e bambini durante l'isolamento.
RACCOLTE PRECEDENTI "TEMPI DURI"
Capitolo 1 - dedicato agli adulti
Capitolo 2 - dedicato ai bambini
Capitolo 3- dedicato agli adulti
Nessuno è solo - volume 13 - con:
Desirèe Bruni Tosi
Specializzata in psicodiagnostica clinica e forense
Anche i piccoli soffrono la tensione
I bambini possono sentirsi sotto pressione esattamente come gli adulti. Cambiano gli eventi e le situazioni stressanti, ma ricordiamo che questa è una risposta dell’organismo che interessa i grandi, quanto i più piccoli. Per i bambini non riuscire a gestire lo stress, soprattutto quando questo si protrae a lungo e non viene adeguatamente contenuto da chi se ne prende cura, può condurli a sviluppare problematiche psicofisiche.
Cosa possiamo fare?
Fare in modo che il loro senso di meraviglia non finisca mai, così come il loro interesse nel connettersi con l’esterno da un interno più rilassato, più reattivo e sicuro di sé. La capacità di focalizzare meglio l’attenzione su determinati stimoli migliorerà la loro concentrazione. Un aspetto, questo, indubbiamente essenziale in questo mondo così sovraccarico di stimoli, nel quale i bambini non hanno filtri ragionevoli e stabili con cui gestire una tale valanga sensoriale e percettiva.
Diamo qualche riferimento sulla Mindfulness
Mindfulness significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante (Kabat-Zinn, 1994). È quindi un processo che coltiva la capacità di portare attenzione al qui ed ora, consapevolezza e accettazione del momento presente
L'obiettivo é quello di elmininare la sofferenza coltivando una comprensione ed accettazione profonda di qualunque cosa accada attraverso un lavoro attivo con i propri stati mentali.
Possiamo insegnare ai bambini a meditare?
La “Mindfulness” è uno strumento che può aiutarli a gestire gli stimoli che li sovrastano stimolando l’attenzione e la consapevolezza di ciò che accade nella loro mente, nel loro corpo ed attorno a sé, proprio nel qui ed ora. Queste semplici pratiche quotidiane di mindfulness, che vi proponiamo in chiave ludico-ricreativa, hanno come obiettivo principale quello di suscitare la loro curiosità e la loro attenzione.
Esercizio 1
Materiale necessario: stuoia o tappeto per sedersi per terra in modo comodo
Età di riferimento: dai 4 anni in poi
Il primo esercizio ha lo scopo di acuire i sensi e portare attenzione in modo profondo a tutta la realtà che ci circonda, divenendo maggiormente presenti a se stessi. L'attività va proporzionata, come durata, in base alla capacità di sostare del bambino - più è bassa l'età, più hanno difficoltà in tal senso. Anche gli adulti possono eseguire l'esercizio e beneficiare dei suoi effetti, magari fungendo allo stesso tempo come modello per i più piccoli.
Esercizio 2
Materiale necessario: un mandala da colorare
Età di riferimento :4 anni in poi
Con la seconda attività ci proponiamo di aumentare la concentrazione e la capacità di sostare, offrendo uno spazio di "decompressione" da agitazione motoria e carichi emotivi.
Esercizio 3
Materiale necessario: un mandala da colorare
Età di riferimento :4 anni in poi
Il terzo esercizio ha lo scopo di riconoscere ed etichettare le proprie emozioni, così da migliorare la propria consapevolezza ed aiutare i piccoli a condividere il proprio vissuto.
Avete altre domande per Desirèe? Potete scriverle usando la mail sottostante
Per prendere contatti: desy.bruni@hotmail.it
Grazie a tutti, a presto.
Desideri ricevere gli articoli e i contenuti extra sul tuo cellulare? Iscriviti al canale Telegram
Contatti
Email: simonericco.psi@gmail.com
Website: http://www.psicologiaperlinfanzia.it/
Phone: 333 68 58 096
Twitter: @simonericc1