la carta
patinata e da libro
La carta
I Cinesi per primi utilizzarono i bozzoli del baco da seta come fibra per ottenere dei fogli; e già dal II secolo d.C. utilizzarono la scorza del gelso, gli steli del bambù, le fibre di ramiè ricavate dal china-grass, la canapa. L'uso della carta si diffuse a partire dall'VIII secolo in Asia Minore; successivamente in Africa e Spagna e con il XIII secolo in tutta Europa. In Egitto, sin dal 3000 a.C, fu il supporto scrittorio più comune. Il midollo della omonima pianta veniva tagliato in strisce sottili che, sovrapposte in due strati perpendicolari, asciugandosi formavano un foglio con un lato a strisce orizzontali ed un lato a strisce verticali. Con il III secolo d.C. il papiro venne sostituito dalla pergamena.
carta patinata
E' una carta resa lucida da particolari additivi chimici o depositati sulla superficie del foglio durante il processo di fabbricazione: consente una stampa molto più nitida e quindi viene usata soprattutto nelle riviste illustrate - i cosiddetti rotocalchi, nei quali la fotografia ha un ruolo fondamentale - nei libri che contengono molte fotografie e nei dépliant pubblicitari
carta da libro
Buona resistenza allo strappo e alla trazione
Buone caratteristiche di stampabilità
E’ levigata ed è abbastanza idrorepellente
come è fatta la pasta cellulosa
Cellulosa ed emicellulosa costituiscono le fibre del legno, mentre la lignina è l'interfibra che le tiene unite. Oggi la maggior parte delle industrie utilizza come materia prima polpa di cellulosa prodotta altrove .
La polpa si ottiene dal legno mediante diversi processi. In tutti i casi si parte dal tronco di legno o dai chip, pezzetti di legno ricavati dai sottoprodotti della lavorazione del legname. Qualora si lavorino tronchi interi, questi dopo essere stati scortecciati, vengono spaccati o macinati, riducendo il legno ad una pezzatura idonea alle seguenti lavorazioni. Le tre principali filiere di produzione della polpa sono il ciclo al solfato, il ciclo al solfito ed il semichimico.