Figure femminili
Dal Rococo all'Impressionismo
ROCOCO
Lo stile, che rappresenta al meglio il gusto dell'aristocrazia al tempo, è caratterizzato da eleganza, tratti spumeggianti, uso di colori pastello.
Fragonard, I fortunati casi dell'altalena, 1767
Questo quadro è privo di ogni insegnamento o morale, vi si trova solo il gusto del divertimento e della sregolatezza, caratteristiche di quel periodo "dorato".
NEOCLASSICISMO
Lo stile è caratterizzato dal recupero delle forme classiche e in generale dell'antichità, sia nei contenuti formali che in quelli etici; il fine ultimo dell'arte doveva essere il bello inteso come espressione equilibrata della natura e della ragione.
David, Ritratto di Anne-Marie-Louise Thélusson, 1790
Da notare, dal punto di vista stilistico, è il magnifico uso dei bianchi e l'attenzione minuziosa ai particolari, come i ricci della parrucca, il ricamo dello scialle e i bottoncini della poltrona.
Canova, Venere italica, 1804
Il corpo idealizzato di Venere viene definito dalle curve morbide e dalle linee dolci, benché coperto in parte dalla veste; il panneggio delicato comunque ne fa trasparire le forme più sensuali.
La giovane dea, che con un' "elegante" goffaggine cerca di tenere su le vesti, ha un'espressione mista tra il pudore e l'imbarazzo, che si mantiene comunque nella sfera dell'etereo.Ingres, La grande odalisca, 1814
Elementi tipicamente neoclassici sono il linearismo -infatti le linee plasmano il soggetto con estrema precisione-, la sensazione di imperturbabilità e l'atmosfera cristallina in cui è immersa la scena.
Sono propri, invece, dello stile personale dell'autore la morbidezza del contorno, la dolcezza degli sfumati, il perfetto bilanciamento compositivo e gli ottimi rapporti cromatici.
GOYA
Erede di una tradizione iniziata con Tiziano, proseguita con El Greco e infine Velasquez, Goya già dalla fine degli anni Settanta del XVIII secolo inizia a manifestare il suo stile particolarmente originale: la pennellata diventa più strisciata, meno controllata (vs. David) e i colori spumeggianti del Rococo non vengono più riproposti.
Dal punto di vista contenutistico i quadri di Goya sono impregnati di critica alla società o in modo velato, come in alcuni ritratti, o in modo diretto come nella raccolta di incisioni Los caprichos.
Contessa di Chinchòn, 1800
Caratteristico di Goya, nei ritratti, era infatti rappresentare non solo la realtà esterna, ma anche la natura più profonda del soggetto, che non sfugge mai alla critica del pittore.
ROMANTICISMO
Benchè gli artisti di questo periodo abbiano affrontato la maggior parte delle tematiche proposte da questo movimento, il loro stile rimase attaccato alla tradizione accademica, il che contraddice l'idea che ogni opera d'arte debba essere spontanea e priva di qualsiasi rielaborazione della Ragione.
Géricault, Alienata con monomania dell'invidia, 1822
La vecchia viene rappresentata con gli occhi, incavati e arrossati, che fissano il vuoto, la cuffia storta e i vestiti malconci. In questo caso però Géricault non giudica, ma si limita solo a descrivere i sintomi visibili di questa monomania, rivelando quasi una certa compassione.
Delacroix, Testa di donna, studio per i massacri di Scio, 1823
PRERAFFAELLITI
Millais, Ophelia, 1851
REALISMO
Courbet, L'origine del mondo, 1866
Forse questo quadro per certi versi può essere considerato il culmine della pittura realista, in quanto un soggetto del genere, che mai prima d'allora era stato unico protagonista di un'opera per quelle regole non scritte del pudore, viene descritto minuziosamente, senza alcuna idealizzazione né dell'incarnato né delle forme e della fisicità delle curve della donna.
Infatti Courbet rifiutava la pittura accademica e i nudi lisci e idealizzati, ma criticava anche le ipocrite convenzioni del Secondo Impero, per le quali l'erotismo e perfino la pornografia erano accettabili in quadri mitologici o onirici.
Caillebotte, Donna alla toeletta, 1873
ed infatti in questo quadro possiamo notare alcuni degli elementi tipici dei propositi del Realismo quali: la luce soffusa, compatibile con l'orario in cui si svolge la scena, che entra da una finestra e illumina il volto della ragazza che si riflette nello specchio, la costruzione ancora accademica della composizione e l'attenzione per i particolari più banali, ma che spesso non vengono neanche notati come la spazzola o i flaconi.
Manet, Il bar delle Folies-Bergère, 1882
Il salone delle Folies-Bergère ci viene mostrato ne riflesso delle specchio in cui si confondono le figure delle dame e dei gentiluomini, comunicando allo spettatore l'atmosfera chiassosa immersa nel fumo.
IMPRESSIONISMO
Renoir, La lettrice, 1874
L'altra protagonista del quadro è la luce che, pur avendo la sorgente alle spalle della giovane, ne illumina dolcemente il volto riflettendosi sulle pagine del libro.
Degas, Dopo il bagno, 1888
SIMBOLISMO
Il simbolismo è stata una corrente artistica trasversale ed infatti possiamo notare la sua influenza su diversi artisti, come per esempio Gauguin.
Odilon Redon, Armure, 1891
"Divini elementi plastici, avvicinati, combinati per provocare sogni… incitando al pensiero" (Odilon Redon)
Segantini, Le cattive madri, 1896
POSTIMPRESSIONISMO
Cézanne, Leda e il cigno, 1880
Seurat, Donna seduta con parasole, 1884
In questo disegno il segno della matita si addensa sul busto e sui capelli , mentre si alleggerisce nella gonna e nel volto geometrico, suggerendo un tenue effetto di sfumato.