il brasile
é la più verde
i confini
territorio brasiliano confina a nord con Guyana Francese, Suriname, Guyana e Venezuela, a nord-ovest confina con la Colombia, a ovest con il Perù e a sud con Bolivia, Paraguay, Uruguay e Argentina.
Nel territorio del Brasile si individuano:
- il massiccio della Guyana
- l'altopiano del Brasile
- la depressione amazzonica.
Da un punto di vista geografico il paese è inoltre diviso in cinque grandi regionigeografiche (região, pl. regiões), queste sono usate talvolta anche per fini statistici e non hanno dunque rilevanza da un punto di vista amministrativo; gli stati sono così distribuiti:
- il Nord o Amazzonia (Região Norte): Acre, Amapá, Amazonas, Pará, Rondônia, Roraima, Tocantins
- il Nord-Est (Região Nordeste): Alagoas, Bahia, Ceará, Maranhão, Paraíba, Pernambuco, Piauí, Rio Grande do Norte, Sergipe
- il Sud-Est (Região Sudeste): Espírito Santo, Minas Gerais, Rio de Janeiro, San Paolo
- il Sud (Região Sul): Paraná, Santa Catarina, Rio Grande do Sul
- il Centro-Ovest (Região Centro-Oeste): Goiás, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Distrito Federal do Brasil
Morfologia
Altopiani
A sud della foresta amazzonica si estende la grande regione degli altopiani, che comprende l'altopiano del Brasile e il Mato Grosso. Gli altopiani, formati da rocce antiche ricoperte di arenaria o di calcare, digradano dolcemente verso ovest, mentre terminano a est, verso la costa, con rilievi granitici dalle cime arrotondate chiamati "pan di zucchero". Lungo la costa si trova anche una stretta fascia pianeggiante.
Idrografia
Per approfondire, vedi Bacino dell'Amazzonia.
Rio delle Amazzoni: incontro delle acque, limacciose,con quelle del fiume Rio Negro, poco a valle di Manaus.
Il Brasile conta con un complesso sistema di fiumi e nove grandi bacini idrografici, le cui acque confluiscono tutte nell'Oceano Atlantico. Il fiume più importante è il Rio delle Amazzoni, che attraversa la foresta amazzonica e il cui bacino idrografico, con un'estensione di 7.050.000 km2, è il più vasto del mondo[18]. Ai confini con l'Argentina e ilParaguay e all'interno del Parco nazionale dell'Iguazú si trovano le 275 cascate che scendono da varie altezze per circa quattro chilometri.
Altri fiumi importanti sono, oltre al Rio delle Amazzoni, lungo 6280 chilometri di cui 4000 navigabili, il Paraná e il São Francisco, il fiume più lungo che scorre totalmente in territorio brasiliano attraversando ben cinque stati, e che per metà dei suoi 2900 chilometri è navigabile[18].
Clima
Il clima brasiliano ha una grande varietà di condizioni atmosferiche, vista la ricca e variegata topografia del suo territorio, comunque si può considerare che la maggior parte del paese ha un clima tropicale. Le diverse condizioni climatiche producono diversi ambienti: a nord il clima è tropicale con temperature alte durante tutto l’anno e precipitazioni abbondanti, anche se nella regione nord-orientale esiste un clima semi aridocon temperature elevate e poche precipitazioni. Nella fascia costiera meridionale il clima è caratterizzato da precipitazioni contenute e inverni miti. Sugli altopiani del centro-orientali il clima è subtropicale, le temperature variano a seconda dell’altitudine, in questa zona i periodi di siccità sono frequenti, mentre la zona sud-occidentale degli altopiani è caratterizza da forti precipitazioni, e la zona sud-orientale ha un clima variabile. Nellaforesta amazzonica si incontra un clima equatoriale umido, rendendo quest’area una delle più piovose della Terra. Il clima equatoriale presente in Amazzonia e nella regione del Mato Grosso ha temperature mediamente elevate, comprese tra i 27 e i 32 gradi centigradi. La zona centrale presenta un clima tropicale con un inverno secco e un’estate molto piovosa. Le regioni al di sotto del Tropico del Capricorno hanno un clima temperato, e la differenza tra le stagioni più che dalle precipitazioni è provocata dalla differenza di temperatura. In questa zona le temparature medie annuali non superano i 18 °C, inoltre, non sono rare le gelate notturne nei periodi più freddi, soprattutto sui rilievi, anche se raramente si hanno precipitazioni nevose[19].
popolazione
Con quasi 200 milioni di abitanti, il Brasile è il paese più popoloso dell'America Latina e il quinto Paese più popolato del mondo. Grazie all'eccezionale estensione del suo territorio, la densità del Brasile si rivela decisamente bassa: solo 22 ab./km². La popolazione, tuttavia, risulta distribuita in modo fortemente squilibrato. La densità è più alta nel litorale e nell'entroterra del centro-sud, ed è più bassa nel nord-ovest.
Etnie
Una casa costruita dagli immigrati italiani, a Nova Veneza, Santa Catarina, sud-Brasile.
Per approfondire, vedi Popoli indigeni del Brasile.
Il Brasile ha una società multietnica. La popolazione brasiliana è, principalmente, discendente degli indios, coloni portoghesi, schiavi africani e di diversi gruppi di immigrati, che sono arrivati nel Brasile soprattutto fra il 1820 e il 1970. Gli immigrati erano principalmente italiani e portoghesi, ma anche tedeschi, spagnoli, giapponesi e siriani-libanesi.[20]
Secondo l'Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística, la maggioranza della popolazione brasiliana si considera di colore bianco (49,7%). Il 42,6% si considera di colore mulatto ometiccio, ecc.) e il 6,9% di colore nero. Lo 0,5% della popolazione è di origine asiatica e 0,3% sono indios.[21]
- Persone di origine europea si trovano in tutto il Brasile, ma sono più numerosi in proporzione negli Stati del sud e del sud-est,[22] come negli Stati di Santa Catarina,[22]Paraná, Rio Grande do Sul al sud e San Paolo, Minas Gerais, Espirito Santo al sud-est. In particolare nel XIX secolo, la maggioranza di immigrati europei si stabiliva infatti in quelle zone, più che nel resto del Brasile.
- Persone di origine africana sono presenti in tutto il Brasile, ma sono più numerosi in proporzione negli Stati della costa centrale, come in tutto il Nord-est del Brasile, ma anche nello Stato di Espírito Santo, Rio de Janeiro, e negli Stati di Minas Gerais e San Paolo. Ciò dipende dal fatto che in passato un gran numero di africani, prevalentemente originari dell'Angola, arrivò per lavorare nei campi di canna da zucchero, nelle miniere d'oro e nelle piantagioni di caffè.[22].
- Mulatti e meticci: Si trovano in tutto il Brasile. Secondo studi genetici, la maggior parte dei brasiliani hanno un certo grado di antenati con etnia mista.
- Persone di origine asiatica: Gli asiatici sono lo 0.5% della popolazione brasiliana.[22] La maggioranza degli asiatici sono di origine giapponese, anche se negli ultimi decenni sono arrivati molti immigrati coreani e cinesi.[23] Si stima che siano 1,5 milioni i brasiliani di origine giapponese, 190 000 i cinesi[23] e 100 000 i coreani.[23] Gli asiatici di origine giapponese sono più comuni negli Stati di San Paolo,[24] Paraná,[24] Mato Grosso do Sul[24]e Pará.[24]
Comunità italiana
lingue
portoghese è la lingua ufficiale del Brasile ed è parlato da quasi tutti i suoi abitanti, con le sole eccezioni del comune di São Gabriel da Cachoeira, dove il nheengatu, una lingua indigena sudamericana, è lingua ufficiale quanto il portoghese[33], e dei comuni di Santa Maria de Jetibá e di Pomerode, dove è lingua ufficiale anche il tedesco[34]. Il Brasile è l'unico paese di lingua portoghese nelle Americhe e il portoghese è una parte importante della identità nazionale brasiliana, dandole una cultura nazionale distinta da quella dei suoi vicini che parlano la lingua spagnola.[35] Il portoghese parlato in Brasile fu influenzato dalle lingue africane e indigene. Di conseguenza, la lingua usata nel paese sud-americano differisce, per lo più in fonologia, dalla lingua parlata in Portogallo e negli altri paesi di lingua portoghese.[36]
Il censimento di 2010 ha registrato 305 gruppi indigeni nel Brasile che parlano 274 lingue diverse. Degli indigeni che hanno 5 o più anni (786.674 persone), il 37,4% parla una lingua indigena e il 76,9% parla il portoghese. I parlanti di una lingua indigena si trovano soprattutto nella regione Nord del Brasile.[37]
Altre lingue parlate da minoranze in Brasile sono: il dialetto veneto, soprattutto negli stati meridionali di Rio Grande do Sul e Santa Catarina, nella regione conosciuto con il nome ditalian e il dialetto hunsrückisch, parlato da discendenti di immigrati tedeschi negli stati meridionali.[38][39]
economia
Brasile, con un prodotto Interno Lordo di 2.253 milioni di $ nel 2012, occupa il 7º posto nella classifica mondiale.[2]
In Brasile l'industria si è sviluppata solo dalla seconda metà del XX secolo. Tuttavia la sua crescita è stata vertiginosa, e le produzioni si sono molto diversificate. Sostenuta anche da capitali stranieri e presente soprattutto a San Paolo e Belo Horizonte, vede la prevalenza dei settori metallurgico, chimico, tessile, alimentare e dei più recenti comparti meccanico (automobili, aerospazio) ed elettronico (radiotecnica, microelettronica).
A partire dal 2006 l'economia ha ripreso a crescere con un vigore superiore (tra il 23-27%). Il Brasile è un paese di “classe media”. sette brasiliani su dieci dai 16 anni in su appartengono a questo gruppo, secondo Datafolha.
ambiente
4,0% del territorio è protetto (1% parzialmente protetto).
Trattati ambientali a cui è associato: Convenzione di Ramsar, CITES, CBD (sulla biodiversità), Convenzione di Basilea sui rifiuti tossici, Protocollo di Montreal (emissioneclorofluorocarburi), Protocollo di Kyōto (effetto serra).
L'area del Brasile ospita diversi ecosistemi, come l'Amazzonia, la Riserve della foresta atlantica (Mata Atlantica) e il Cerrado; il Brasile è inserito tra i 17 Paesi megadiversi del pianeta per la notevole biodiversità dei suoi territori.
Flora e fauna
Per approfondire, vedi Foresta Amazzonica.
Il paese ha il maggior numero digiaguari in tutto il mondo.
La foresta brasiliana più importante è la Foresta Amazzonica, una delle più grandi al mondo. È considerato il polmone verde della Terra. Tuttavia sono presenti problemi dideforestazione dovuti al taglio della legna e alla creazione di campi coltivabili. Lungo la costa atlantica si trova, su pianure e rilievi la Mata Atlantica, la Foresta Atlantica, o ciò che ne rimane dopo le deforestazioni dei secoli passati per dare spazio a piantagioni di banane e caffè. La Foresta Atlantica è comunque in ripresa e sono numerosi i parchi protetti, come ad esempio quello della Tijuca a Rio de Janeiro.
La foresta è caratterizzata non solo dalla sua grandezza ma anche dalla varietà di specie animali che vi abitano.
cultura
cultura brasiliana è stata principalmente influenzata dalla cultura del Portogallo. Lalingua portoghese, la religione cattolica e le tradizioni principali sono state portate dai colonizzatori portoghesi durante l'era coloniale. I nativi americani hanno influenzato la lingua e la cucina e gli schiavi africani hanno influenzato la musica, cucina, lingua e religione del Brasile.[44][45]
L'influenza tedesca e soprattutto quella italiana sono forti nelle regioni Sud e Sudorientale del Brasile. L'immigrazione italiana verso il Brasile meridionale è stata intensa fra il 1870 e il 1920.[46]
Tutte queste culture mescolate hanno generato la ricca cultura brasiliana.
Arte
Sin dal sedicesimo secolo, le chiese e i conventi cattolici del Brasile presentavano decorazioni di stile europeo, realizzate spesso da artigiani brasiliani addestrati alle tecniche di oltreoceano. Durante i secoli diciassettesimo e diciottesimo, i modelli baroccoe rococò, importati dal Portogallo, influenzarono in maniera determinante l'architettura religiosa del Brasile. Molte di queste chiese possono essere ammirate ancora oggi.
Scultura raffigurante Osea diAleijadinho in Congonhas,Minas Gerais.
L'artista più interessante dell'intero periodo coloniale fu senz'altro lo scultore e architetto Antônio Francisco Lisboa (1738-1814), meglio noto con il nome di Aleijadinho. Autodidatta, figlio di un colono portoghese e di una schiava, sviluppò una notevole maestria nelle più raffinate decorazioni rococò e le sue sculture lignee policrome e le statue di pietra esprimono una grandiosità di sentimenti fuori dal tempo. Aleijadinho, nonostante avesse contratto una grave malattia deformante, continuò a lavorare ugualmente per altri trent'anni, con lo scalpello e il mazzuolo legati al polso. La sua arte può essere apprezzata nelle molte chiese barocche dello Stato natio di Minas Gerais, specialmente nella città di Ouro Preto e nella zona circostante. Nella Chiesa del Bom Jesus de Matosinhos nella città di Congonhas do Campo, Aleijadinho scolpì nella pietra, a grandezza naturale, le statue dei dodici Profeti poste sulla scalinata e sul loggiato esterni. Di fronte alla scalinata della chiesa, in sei piccole cappelle devozionali, creò le stazioni della Via Crucis con 66 statue in legno di cedro.
La raccolta di arte occidentaledel MASP in San Paolo è considerata la più importante dell'intera America Latina.
Durante gli ultimi 40 anni del secolo diciottesimo, specialmente a Rio de Janeiro, apparvero i segni di un'arte nuova, non più dominata dai temi religiosi. Diventarono sempre più frequenti nella produzione artistica di Rio opere di contenuto mondano, come i ritratti di personaggi famosi.
All'inizio del XIX secolo, con il trasferimento in Brasile della corte reale portoghese, determinato dall'invasione del Portogallo da parte delle truppe di Napoleone, si assiste ad un processo di "europeizzazione" della vita culturale. Dom João VI, il re portoghese fuggitivo, incoraggiò la vita intellettuale di Rio de Janeiro, fondando istituzioni culturali come la Stampa Regia e la Biblioteca Nazionale. Inoltre, portò con sé un gruppo di maestri francesi per creare in Brasile un'Accademia delle Arti, sul modello di quelle europee, e introdurre lo stile neoclassico nel piano di ammodernamento di Rio de Janeiro come capitale del Regno. Facevano parte del gruppo artisti come i fratelli Taunay, l'architetto Auguste Grandjean de Montigny (1776-1850) e il pittore Jean-Baptiste Debret (1768-1848), che con i suoi quadri ha lasciato una preziosa documentazione iconografica del paesaggio, della gente e delle abitudini rurali e cittadine dell'epoca. L'impronta lasciata da Debret e dai suoi colleghi fu tale che il neoclassicismo ha dominato le arti figurative brasiliane fino al periodo repubblicano.
Dopo l'introduzione del Romanticismo nella pittura e nella scultura, nel periodo della proclamazione della repubblica (1889), si attivò un notevole sviluppo urbanistico coincidente con il ripristino della antica arte coloniale. Fino alla prima metà del XX secolo, l'arte brasiliana ha timidamente riflesso le correnti e i movimenti europei, invece dopo la seconda guerra mondiale, il Brasile ha cercato di avvicinarsi all'avanguardia delle correnti artistiche contemporanee. Una spinta propulsiva al rinnovamento delle tendenze è stato offerto dalla Biennale internazionale di San Paolo, istituita nel 1951.
Letteratura
Le prime tracce di letteratura brasiliana sono attribuibili ai versi religiosi dei gesuiti e ai resoconti dei cronisti del Cinquecento alla scoperta del Paese. Nel Seicento la scuola bahiana mise in evidenza opere di storici, di moralisti e dei primi poeti, tra i quali Gregorio de Mattos (1633-1696). Nel secolo seguente fiorirono le prime accademie e finalmente, grazie alla scuola mineira arcadica, si formò assieme ad una tecnica imitativa europea e delle opere di Camōes anche un sentimento letterario brasiliano. Solamente nell'Ottocentola letteratura brasiliana raggiunse una sua maturazione con i contributi del Romanticismoe del suo iniziatore: Gonçalves de Magalhäes (1811-1882). Allo stesso periodo appartennero sia i due più popolari poeti romantici, Gançalves Dias (1823-1864) e Castro Alves (1847-1871), sia i primi romanzieri, Manuel Antonio de Almeida (1830-1861) eJoaquim Manuel de Macedo (1820-1882). Nei decenni seguenti si imposero ilparnassianesimo in poesia e il naturalismo in prosa, magistralmente rappresentato daMachado de Assis (1839-1908). Se verso la fine dell'Ottocento si diffuse la reazione spiritualistica e simbolistica, il 1922 segnò l'inizio del modernismo, guidato da Mário de Andrade.[47] Tra i contemporanei si possono citare Paulo Coelho, João Guimarães Rosa eJorge Amado.
Teatro
Teatro Municipale di San Paolo.
Se nel periodo dell'espansione gesuita il teatro venne utilizzato per la diffusione della dottrina cattolica, nel XVII e nel XVIII secolo apparvero i primi drammaturghi che misero in scena spettacoli di derivazione europea destinati alla Corte o a spettacoli privati. Durante ilXIX secolo acquistò importanza e spessore il teatro drammatico, il cui primo degno rappresentante fu Luiz Carlos Martins Penna (1813-1848), capace di descrivere la realtà a lui contemporanea. Sempre in questo periodo si impose la commedia di costume e la produzione comica. Già ai primi del XX secolo si accrebbe la presenza di teatri, di impresari e di compagnie di attori, ma paradossalmente la qualità dei prodotti messi in scena scemò, e solamente nel 1940 il teatro brasiliano ricevette un'impennata di rinnovamento grazie all'azione del Teatro do Estudante di Paschoal Carlos Magno, al gruppo dei Comediantes e agli attori italiani Adolfo Celi, Ruggero Jacobbi e Aldo Calvo, fondatori del Teatro Brasileiro de Comedia. A partire dagli anni sessanta del secolo si assistette sia ad un teatro impegnato nelle tematiche sociali e religiose sia al fiorire di scuole di arte drammatica. Gli autori più in evidenza in questa fase furono Jorge Andrade e Ariano Suassuna.
Musica
La musica del Brasile è fortemente influenzata da quelle d'Africa e d'Europa. In 500 anni di storia, nel Paese sono sorti stili unici e originali come choro, forró, frevo, samba, bossa nova, Música Popular Brasileira (MPB) e rock brasiliano. Gli indios svilupparono una musica autoctona basata su strumenti tipici quali il chocalho, a percussione, e numerose danze rituali, come il catimbò e il fandango. In seguito gli indios assorbirono ritmi sincopati provenienti dalla tradizione africana e arricchirono la loro strumentazione con i tamburi(atabaques) e la campanella metallica (agogo). I canti antichi più diffusi erano quelli marinari, pastorali, epici, natalizi, sentimentali. Verso il XVI secolo la musica popolare brasiliana risentì anche dell'influenza della musica europea, ma solo con un certo ritardo si avviò il fenomeno d'integrazione con le espressioni musicali indigene, culminante agli inizi dell'Ottocento, durante il regno di Pedro I, grazie alla fondazione di teatri, istituti e scuole.
Il più importante compositore di musica classica brasiliano è senz'altro Heitor Villa-Lobos, compositore e direttore d'orchestra che ha scritto attorno alle 1300 composizioni, di cui molte ispirate alla tradizione musicale brasiliana e altre a quella europea del 1600.
In campo metal, sono noti i Sarcófago, i Sepultura e gli Angra.