Watteau e il ritratto francese
La Bellezza e la Grazia
"Watteau è il gran poeta del Settecento, una creazione, tutta una creazione di poesia e di sogno, sortita dalla sua mente, colma la sua opera dell'eleganza di una vita sovrannaturale. Watteau ha rinnovato la grazia. Ma in lui la grazia non è più quella antica, non è più quell'incanto rigoroso e solido, la perfezione marmorea della Galatea, la seduzione meramente scultorea e la gloria materiale delle Veneri. La grazia di Watteau è quel niente che riveste la donna di una fascino, d'una attrattiva, d'un bello al di là della bellezza fisica. E' qualcosa di sottile che sembra il sorriso di una linea, l'anima della forma, la fisionomia spirituale della materia."
Goncourt
"Un pittore non può essere perfetto se nei suoi quadri la Bellezza non è accompagnata dalla Grazia. La Grazia deve far fiorire tutti gli elementi del quadro, deve seguire il Genio, ed è quella che lo sostiene e lo perfeziona. Se la Bellezza ha bisogno di regole, la Grazia piace senza di esse, e unita alla Bellezza raggiunge l'apice della perfezione."
Roger de Piles
Studi di teste
L'attenzione di Watteau all'espressione dei sentimenti e al carattere psicologico di un atteggiamento è confermata dai magistrali studi a matita di teste. Nel foglio qui accanto Watteau indaga sui volti di una o forse due modelle e di un uomo poi raffigurato nei Commedianti italiani.
Ben lontano dall'impegno sociale e dalla satira provocatoria che anima Hogarth in una società ormai in ebollizione come quella inglese, Watteau si impegna comunque in una indagine sul carattere che lo rende eccezionale innovatore: se i suoi volti non esprimono alcuna passione ciò va inteso nel senso che l'emotività dei suoi personaggi non sembra in rapporto con il mondo circostante, ma piuttosto con un mondo tanto intimo quanto per noi irraggiungibile.
E' anche dalla grazia e dall'indagine sul carattere psicologico dei volti di Watteau che prende sottilmente avvio, seppure con esiti diversi, parte della ritrattistica francese, e non solo francese, del Settecento maturo.
Ancora in vita Watteau, la più stimata ritrattista italiana, Rosalba Carriera, ne subisce il fascino. Stimolata da un raffinato collezionista come Pierre Crozat, Rosalba giunge a Parigi nel 1720, conosce Watteau, ne fa in seguito un ritratto e in cambio ne richiede uno al giovane amico ormai in punto di morte.