Conosciamo il Gatto Norvegese
a cura dell'allevamento "Dei Gatti Vikinghi"
Le Origini
Il suo nome originale “Norsk Skogkatt” viene dal Norvegese e significa: norsk = norvegese, skog = foresta, katt = gatto. Si tratta di una delle razze più antiche e naturali conosciute, risalente all’epoca dei Vichinghi. Se il Gatto Norvegese delle Foreste è giunto fino a noi scampando alla quasi totale scomparsa, lo si deve ad un gruppo di amatori Norvegesi molto determinato, che iniziò un serio programma di allevamento partendo da alcuni soggetti selvatici. Nel 1975 nacque quindi il primo club del Norvegese, che fu definitivamente riconosciuto come razza dalla Fifé nel 1977. In Italia l’arrivo del Norvegese è datato 1988.
Descrizione
Carattere
Il Gatto Norvegese delle Foreste è un gatto che si affeziona molto all’uomo e ama la compagnia. E’ molto dolce e nonostante il suo aspetto e le sue origini che lo vorrebbero come un gatto selvaggio, è un gattone bonaccione che ama stare insieme ai bambini e anche con altri gatti e cani. È un gatto molto intelligente che può facilmente imparare molte cose. Si affeziona molto al padrone che diventa per lui un punto di riferimento nella famiglia. Ama la vita all’aria aperta, non teme il freddo grazie alla sua folta pelliccia. Si adatta molto bene alla vita in appartamento. Ricordiamoci però di mettere a disposizione del nostro amico a quattro zampe alcuni giochi ed un robusto tiragraffi dove si attaccherà con le sue forti unghie. Possiede una forte personalità e indipendenza. Ama strusciarsi al padrone lasciandogli il proprio odore. Lo possiamo trovare su mobili e scrivanie. I cuccioli sono instancabili giocherelloni. Anche gli adulti non sono da meno. Il maschio diventa maturo intorno al decimo-dodicesimo mese di età, mentre la femmina intorno ai dieci mesi. La crescita avviene lentamente durante il primo anno, e si completa intorno ai quattro anni.
Il mio allevamento
Dato che il mio è un allevamento “amatoriale” di dimensioni piuttosto piccole, ho preferito limitare la presenza di animali ad un numero relativamente basso: questo perchè – pur essendo parte di un branco – il Gatto Norvegese è pur sempre un felino ed ha quindi bisogno del proprio spazio vitale. Questo vuol dire potersi appartare in solitudine quando ne sente il bisogno, senza venire necessariamente a contatto con gli altri componenti del gruppo. Ritengo quella dello spazio la primaria necessità di un felino: questo riduce altamente lo “stress” e comporta la coesistenza serena e rilassata di anime diverse nello stesso gruppo. I risultati si vedono poi nelle dinamiche di relazione che si instaurano ed anche alla nascita di nuovi piccoli. Le mamme sono perfettamente a loro agio durante il parto – a volte chiedono anche la compagnia del loro “amico del cuore” – ed i cuccioli vengono cresciuti serenamente, sviluppando un carattere rilassato, giocoso ed equilibrato.
mail: casablanca@gattivikinghi.net - sito internet: www.gattivikinghi.net