Voci di Piazza
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Burattinesque
Burattinesque
Burattinesque
BALFOLK
Guardabosone (VC), Ca' di Teppa, 31 agosto 2013 h.21.00
Serate profumate alla menta in un percorso che si snoda tra le viuzze e le "curt" del borgo di Guardabosone, con spettacoli itineranti, musica e folklore
con Raffale Antoniotti
Balfolk è un concerto con un repertorio vasto e vario che spazia dalle valli Occitane alla Provenza, al centro Francia, ai Paesi Baschi, alla Bretagna alle danze di coppia e alle danze internazionali. Alle interpretazioni di motivi della tradizione Antoniotti aggiunge le sue composizioni originali, proponendo un bal folk fatto di musica piena di passione calore e virtuosismo, che accompagnati da un'interpretazione personale, rende il susseguirsi dei brani un piacevole ascolto e un coinvolgimento per la danza grintoso e dinamico.
IL CERVO RACCONTA E L'ORSO GIOCA
Termina con l'appuntamento del 1° settembre la rassegna teatrale scientifica lungo le sponde del torrente Cervo, in collaborazione con l'Associazione Culturale Gaia.
Comune di Pralungo
Assessorato alle manifestazioni
Ritrovo ORE 9,30 di fronte al POLIVALENTE di PralungoIl Cervo racconta con l'Associazione Gaia.
Camminata Ecologica da Pralungo a Regione Valle, con il biologo Matteo Negro. Nel pomeriggio, per i più giovani, laboratorio sul torrente alla scoperta degli insetti acquatici indicatori della qualità delle acque.
Nella pausa pranzo ANIMAZIONE TEATRALE con i racconti dell'Orso di Storie di Piazza e il Gioco dell'Orso con Ca'd Pilat.
Con Simona Colonna al violoncello
Manuela Tamietti voce narrante
Carlo Dionisio e Franco Grosso al Gioco dell'Orso.
Nuovo Hotel Novecento
Opera Pia Sella
presenta
Festa annuale del Borgo Sella
NUOVO HOTEL NOVECENTO
Musica e parole attraverso le stanze dell’arte
con
Simona Colonna
Manuela Tamietti
Testi di: autori vari
Costumi e ricerca iconografica: Laura Rossi
Luci, suoni e proiezioni: Maurizio Grosso
Regia : Manuela Tamietti
Con la partecipazione di Felice Casorati, Marc Chagall, Salvador Dalì,Vincent Van Gogh, René Magritte, Henri Matisse
“Nuovo”, “Hotel”, “900” sono parole che a tutti noi suonano familiari, dense di richiami, di immagini, di significati fortissimi, personali e collettivi.
Nuovo Hotel Novecento è soprattutto un suono. Un suono che ci dicono passato, ma di cui ancora avvertiamo l’eco fortissima, presentissima, quello della musica e delle parole, che accompagnano lo spettatore in una dimensione artistica completa ispirata alle forme d’arte varia del 900 secolo appena passato, così vicino eppure così lontano.
NHN è uno spettacolo prevalentemente musicale che mescola poesia e arte pittorica, brani musicali e letterari noti con quelli meno noti o addirittura anonimi.
La ricetta di Bianca delle Conserve
La leggenda del Ris an cagnun
Nel Settecento-Ottocento, in casa Savoia, era spesso servito "un risotto di mezzanotte".
Classica è la spaghettata di quest'ora antelucana, che si allestisce quando ci si ritrova tra amici e si vuole tirare tardi, così si prepara qualche cosa di buono e veloce da cucinare.
Pure ai nostri vecchi piaceva stare in compagnia degli amici, sforando nelle ore notturne per sbocconcellare pane con formaggi e salumi. Un bel giorno, anzi, una bella notte ad un componente di un gruppo di buontemponi, venne l'idea di preparare un risotto. Ci fu chi offrì il brodo, chi il riso ed altri del formaggio, pane e vino. Il riso di allora, non era quello cui siamo abituati usare ora, ma le casalinghe più brave di quei tempi, sapevano quale riso usare per ottenere un risotto cotto pressappoco al dente. Quella notte, incautamente fu usato un riso a chicco piccolo da minestra, così che, dopo una cottura probabilmente prolungata, quando se lo trovarono nel piatto condito e mescolato con il formaggio, lo guardarono con diffidenza. Infatti, i chicchi apparivano tondeggianti con le due estremità leggermente rialzate. Il più arguto della compagnia, dopo averlo osservato bene disse: ma questi sembrano…cagnoni! Tutti risero e, da quel momento nacque il riso in cagnone.
Oggi, questo tipo di risotto si cucina in un tegame di terra cotta con riso Carnaroli od altre qualità altrettanto adatte, si aggiunge buon formaggio di montagna tagliato a cubetti (il Maccagno è il più indicato), si manteca con una noce di burro freschissimo, ed i chicchi appariranno ben ritti, senza le svirgolature laterali di quel risotto cui il ricordo si perde nella notte dei tempi. Quando si cucina il riso nei tegami di terraglia bisogna ricordarsi di abbreviare la cottura di un paio di minuti perché questo tipo di tegame mantiene a lungo il calore.
Associazione Culturale
Email: info@storiedipiazza.it
Website: www.storiedipiazza.it
Location: Piazza Chiesa 1- Bioglio (BI)
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