Liliana Segre
Testimonianza di una sopravvissuta
Ho scelto l’intervista di Liliana Segre perché ascoltandola mi sono emozionato tanto. E’ riuscita a trasmettermi tutte le sensazione che lei ha provato quando rinchiusa nei campi di concentramento con delle semplici parole che mi hanno toccato molto. Le condizioni in cui venivano deportati gli ebrei erano veramente pessime e le speranze di sopravvivere e di tornare a casa per loro erano quasi inesistenti. Non risparmiavano nessuno, neanche donne e bambini. In quegl’anni l’umanità è caduta veramente in basso, per questo tutti dovrebbero ricordare questo periodo storico per impedire che questo accada un’altra volta.
La prima citazione di Liliana mi ha fatto molto pensare. Perchè le persone che erano detenute nei campi conoscevano altra gente e si affezionavano agli altri. Sapere che prima o poi tutti avrebbero dovuto morire, in un modo o nell’altro, li faceva stare male, ma non si potevano neanche concedere un saluto d’addio, altrimenti un soldato nazista l’avrebbe ucciso.
Nella seconda citazione ho sentito i pensieri di Liliana. Trovarsi di fronte uno degli uomini che sono stati a causa della morte di tante persone, restare lucidi senza sparargli per me è stato un atto di grande coraggio ma anche di lealtà. Anche io fossi stata in lei non avrei premuto il grilletto perchè avrebbe significato negare la vita ad un uomo.