BIOGRAFIA EMMA CASTELNUOVO
LA MATEMATICA PER ECCEZIONE
LA SUA VITA
Emma Castelnuovo (Roma, 12 dicembre 1913) è un'insegnante e matematica italiana, figlia del matematico Guido Castelnuovo.
Ha dato significativi contributi alla didattica della matematica, rivalutando completamente il modo di insegnare la materia.
Laureatasi in matematica nel 1936 con una tesi sulla geometria algebrica, ha iniziato a lavorare come bibliotecaria presso l'Istituto matematico dell'Università di Roma, che oggi porta il nome del padre. Vinse la cattedra di insegnante di scuola media ma, essendo di religione ebraica, alcuni giorni dopo fu sospesa dal servizio a causa delle leggi razziali. Fu reintegrata al servizio solo dopo la guerra, ed ha insegnato presso la scuola media Torquato Tasso di Roma fino al 1979. Durante la sua sospensione ha insegnato nella scuola ebraica di Roma.
UNA SUA CELEBRE ESPRESSIONE
L'obiettivo principale del corso di Geometria intuitiva è suscitare, attraverso l'osservazione dei fatti riguardanti la tecnica, l'arte e la natura, l'interesse dell'alunno per le proprietà fondamentali delle figure geometriche e, con esso, il gusto e l'entusiasmo per la ricerca. Questo gusto non può nascere, credo, se non facendo partecipare l'alunno nel lavoro creativo. E' necessario animare la naturale e istintiva curiosità che hanno i ragazzi dagli 11 ai 14 anni accompagnandoli nella scoperta delle verità matematiche, trasmettendo l'idea di averlo fatto per se stessi e, dall'altra parte, far sentite progressivamente la necessità di un ragionamento logico
EMMA ERA ANCHE UNA "FAI DA TE"
Per mostrare figure geometriche e spiegarne le proprietà, Emma usava bastoni, fili, chiodi e tavolette, ma anche oggetti di scarto trovati chissà dove. In questo fu certamente ecologistaante litteram.
un giorno andò a trovarre un suo alunno e volle a tutti i costi portargli la base di ferro di un vecchio appendiabiti, che aveva trovato in un cassonetto. «Le curve credo che siano delle iperboli e in ogni caso tu troverai il modo di utilizzarlo». In effetti, a guardare con attenzione, i cassonetti sono pieni di parabole…