I sette re di Roma
Una presentazione su i sette re di Roma
Romolo
Mi chiamo Romolo, sono nato nella città di Alba Longa il 24 marzo 771 a.C. insieme a Remo, mio fratello gemello. Mia mamma si chiama Rea Silvia, mio padre è il Dio Marte mentre il mio nonno materno si chiama Numitore. Appena nati nostra madre, non potendoci tenere, ci ha abbandonati in una cesta di vimini nel fiume Tevere. Ci arenammo lungo una sponda dove una lupa ci allattò e così ci salvò. Il comportamento della lupa fece insospettire Faustolo, il guardiano di porci che con sua moglie ci prese con loro. Una volta cresciuti non volevamo restare a vivere ad Alba Longa per questo abbiamo fondato una nuova città. Io la volevo fondare sul colle Palatino e chiamarla “Roma” mentre mio fratello Remo la voleva fondare sull’Aventino e chiamarlo “Remora”. Siccome eravamo gemelli la primogenitura non valeva quindi ci siamo messi in attesa di un segno divino. Iniziò una grossa lite contro il gruppo di Remo; purtroppo Remo morì. Ho fondato la nuova città sul colle Palatino e l’ho chiamata Roma. Il 5 luglio del 716 a. C. sono morto.
Numa Pompilio
Sono nato a Cures e ho sposato Tazia, figlia di Tito Tazio. Sono salito al trono seguendo la linea monarchica scelta da Romolo. Sono nato nello stesso giorno in cui è nata la città di Roma! Racconta una leggenda che Marte mi ha dato uno scudo di bronzo e non dovevo perderlo, per questo ho fatto fare 11 copie. Ho regnato per 43 anni, poi a 80 anni.
Tullio Ostilio
L’anno della mia nascita è sconosciuto ma sono morto nel 641 a C; sono il nipote del generale Osto Ostilio. Sono salito al trono nel 673 a.C. e ho regnato trentadue anni, cioè fino al 641 a. C. Il mio regno non è stato molto tranquillo poiché ho combattuto molte guerre tra cui la più importante è quella contro Alba Longa nella quale vinsi. Durante le guerre ho trascurato gli Dei e quindi una terribile peste si abbatté su Roma ed anch'io ne fui colpito. Pregai Giove ma la sua risposta fu un fulmine che mi bruciò.
Anco Marzio
Sono Anco Marzio. Sono nato nel 675 a.C. e sono di origine sabina. Sono il quarto re della storia romana. Il mio regno è stato piuttosto impegnativo; ho fatto tante cose: ho fondato la prima colonia romana presso la foce del Tevere (Ostia), ho creato le saline, preziose per la conservazione del cibo. La via del sale si è rivelata una delle principali fonti economiche di Roma. Poi ho costruito il primo ponte romano sul Tevere che ha sostituito il guado per l’isola Tiberina, cioè ho costruito una via più breve di quella precedente per favorire il commercio. In seguito, ho costruito il ponte Tiberino, importante per trasportare le merci. Un altro edificio che ho introdotto a Roma è il carcere a ridosso del Foro. Ho ripreso l’espansione verso sud a danno dei Latini conquistando delle vittorie. Purtroppo sono morto nel 116 a.C., cioè a 54 anni, il mio successore sarà proprio Tarquinio Prisco, il mio figlio adottivo.
Tarquinio Prisco
Io, Tarquinio Prisco, sono nato a Tarquinia perché mio padre Demorato, di origine Greca, e mia mamma Tanaquil etrusca, sono scappati da Corinto fino a Tarquinia. Con la mia generosità mi sono fatto conoscere da Anco Marzio, con cui ho stretto una grande amicizia. Mi fece diventare prima consigliere e dopo tutore dei suoi sei figli. Anco Marzio mi adottò e alla sua morte salii al trono. Ho realizzato il prosciugamento delle paludi nella valle del foro e il Circo Massimo dove si svolgevano i giochi olimpici. Ho inventato la Cloaca Massima, un sistema di fognature. Infine, ho iniziato a costruire il tempio di Giove sul colle del Campidoglio ma non sono riuscito a finirlo perché il figlio maggiore di Anco Marzio mi uccise perché voleva salire al trono. Dopo di me salì al trono Servio Tullio. Senza di me Roma non sarebbe mai diventata la capitale del mondo.
Servio Tullio
Sono diventato il sesto re di Roma e ho regnato dal 578 A. C. al 539 a.C., per ben 39 anni. Devo la mia fortuna a Tanaquil che, alla morte del marito Tarquinio Prisco, fece in modo che io succedessi come re di Roma. Durante il mio regno ho costruito il tempio dedicato a Diana sull’Aventino intorno al 540 a.C., ho costruito il tempio “Mater Matuta” ed il tempio della dea Fortuna, entrambi al foro Boario. Venni ucciso da Lucio Tarquinio (chiamato dal popolo Tarquinio il Superbo) che ebbe come complice Tullia Minore, la mia seconda figlia).
Tarquinio Lucio Il Superbo
Io, Lucio Tarquinio il superbo, non ho informazioni precise sulla mia nascita. So solo che mio padre era Tarquinio Prisco. Mi sono sposato con Tullia Maggiore però l'ho uccisa per sposare sua sorella Tullia Minore che a sua volta ha ucciso suo marito per sposarmi. Insieme abbiamo organizzato un piano per uccidere il padre di Tullia, il re Servio Tullio. Riusciti nella nostra impresa, mi sono subito impossessato del trono e del regno. Mi è stato dato il soprannome di “Superbo” perché ho governato come uno spietato tiranno. Mio figlio Sesto violentò Lucrezia, nobilissima donna, moglie di Collatino. Per questo e per il mio modo di governare i Tarquini sono stati mandati in esilio da Roma. Ho cercato di riconquistare il trono anche con l’aiuto di Porsenna, re di Chiusi,
ma invano. Infine mi sono ritirato a Cuma dove ho trascorso la fine della mia vita. Sono morto nel
469 a.C.. Dopo che sono stato scacciato da Roma essa è diventata una repubblica (Res Publica).